S. Agata il 4 febbraio

  • 22:00 h
  • 8 KM
  • Intermedio

Il percorso interno del 4 febbraio in occasione di Sant’Agata, Patrona di Catania, è uno spettacolo di folklore e fede da non perdere. Che tu sia devoto o no, l’incontro della Santa Patrona di Catania con la sua città ti colpirà per la profonda e sentita devozione. Noi di CityMap Sicilia ti portiamo lungo i luoghi di culto  della processione del fercolo di S. Agata che non potrai perdere durante questi giorni di festa. Ti consigliamo di indossare scarpe comode e di portare con te uno zainetto con l’indispensabile per questa lunga giornata di festa.

Il percorso di S. Agata il 4 Febbraio

Il 4 Febbraio i festeggiamenti iniziano all’alba. Già dalle prime ore del mattino piazza Duomo si riempe di voci e volti emozionati. Il fiume bianco di devoti attende da un anno questo momento, che si ripete con gli stessi riti e tradizioni. In cattedrale, alle ore 6 del mattino la Messa dell’Aurora dà inizio al percorso senza sosta della santa patrona per le vie della città. Salutata dallo sventolare dei fazzoletti bianchi dei devoti, il busto reliquiaro di S. Agata viene portato in spalla lungo la navata della Cattedrale per essere depositato sul fercolo che accompagnerà la santa per le vie della città.

Giorno 4 febbraio è dedicato al giro esterno di Sant’Agata– o fuori le mura. Partendo da piazza Duomo, il fercolo – trainato dai devoti grazie a due cordoni – si dirige verso gli Archi della Marina “uscendo” dalla città attraverso la Porta Uzeda. Prima sosta presso l’edicola votiva, conosciuta come Fontanella di S. Agata, con l’offerta della cera.

Preceduto dalle dodici candelore, il fercolo costeggia gli archi della Marina per poi raggiungere la stazione e il viale Libertà, sino a via Umberto dove il passaggio della Santa è scandito dai fuochi di artificio. È già ora di pranzo e i devoti non fanno sosta, tu puoi approfittare dei numerosi bar per assaggiare una specialità locale e riprendere le forze per le emozionanti tappe che ti attendono nel pomeriggio.

La Santa sta per percorrere le strade dove quotidianamente si svolge il mercato locale, “a Fera”. Al grido di “Semu tutti devoti tutti”, i devoti accompagnano il fercolo attraverso piazza Carlo Alberto per poi arrivare in piazza Stesicoro. Preparati ad uno dei momenti più sentiti della giornata: la salita dei Cappuccini. Qui la santa ripercorre i luoghi del suo martirio, dalla chiesa di S. Biagio (detta anche alla Fornace), alla chiesa di S. Agata al Carcere, fino a giungere alla Chiesa di S. Agata La Vetere (primo luogo di sepoltura della patrona) dove si celebrano i vespri.

La processione del fercolo di S. Agata prosegue nelle strade dei quartieri popolari. Il fercolo si dirige verso via Plebiscito fino a raggiungere via Garibaldi, piazza Risorgimento, ed infine piazza Palestro (e il Fortino) dove un colorato spettacolo pirotecnico saluterà il passaggio della Santa Patrona.

È già notte, il fercolo di Sant’Agata si addentra nei quartieri popolari di S. Cristoforo e Angeli Custodi per concludere il suo giro esterno con la tradizionale “Calata della Marina” – la discesa che da via Plebiscito riporta al Porto. Ma prima di rientrare in cattedrale, il fercolo e le candelore devono superare un ultimo ostacolo, oltrepassare gli archi della Marina. Sotto lo sguardo attento di devoti e cittadini, si eseguono le delicate manovre per passare indenni sotto l’arco troppo basso. Si conclude così il giro esterno di S. Agata, con il suo rientro in Cattedrale.

Ma tieniti pronto, poche ore ti separano dal giro interno, la processione del 5 febbraio che conclude la festa di Sant’Agata.

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Particolare della facciata della cattedrale

Cattedrale di Sant’Agata

Chiese, Cultura

La Cattedrale di Sant’Agata prende il nome dalla “santuzza” protettrice della città, la cui festa si celebra il 5 febbraio. Dalla struttura possente, la Cattedrale presenta il caratteristico contrasto tra i marmi bianchi delle decorazioni e quelli di varie tonalità di grigio.

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Porta Uzeda

Cultura, Monumenti

Porta Uzeda, che collega le due ali dell’antico seminario dei Chierici, fu costruita nel 1695 dal duca di Camastra e dedicata al Vicerè in carica, Paceco de Uzeda. Considerata uno dei simboli della città, è costruita in tipico stile barocco catanese, in pietra lavica e marmo bianco.

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Il muro della Dogana di Catania

Porto di Catania

Cultura, Luoghi Tipici

Posto al centro del bacino del Mediterraneo, il porto di Catania fu costruito per la prima volta nel 1438. Più volte ricostruito nei secoli, oggi è uno tra i porti più importanti della Sicilia. Con una superficie complessiva di 615.000 mq, il porto è caratterizzato dalla presenza di attività tra loro diversificate.

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Il mercato di piazza Carlo Alberto

Piazza Carlo Alberto

Cultura, Luoghi Tipici, Monumenti

Piazza Carlo Alberto prende il nome dal re piemontese del XIX secolo ed è situata nel centro storico di Catania. La piazza in stile barocco, fiancheggiata dalla Chiesa della Madonna Carmelo e dalla Chiesa di San Gaetano alle grotte, ospita tutti i giorni il mercato locale.

Se ami i mercati locali, "a fera" di piazza Carlo Alberto soddisferà ogni tua aspettativa.

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La chiesa di San Biagio

Chiesa San Biagio

Chiese, Cultura

Situata in piazza Stesicoro, la Chiesa di S. Biagio, o di “Sant’Agata alla fornace”, si affaccia sulle rovine dell’anfiteatro romano. Il suo impianto originale risale al 1098, ma la chiesa fu ricostruita nel Settecento dopo il terribile terremoto del 1693.

Il nome popolare della Chiesa è "carcarella", che significa appunto "piccola fornace".

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Il fercolo di Sant

Salita di via Cappuccini

Cultura, Luoghi Tipici

La “Cchianata de’ Cappuccini” è un luogo cruciale durante i festeggiamenti in onore di Sant’Agata. Inizia in via Cappuccini, poco distante da piazza Stesicoro, e prosegue lungo via Pietro Garofalo creando la forma di una ripida “S”. Al culmine della salita, si giunge in via Santa Maddalena.

Da visitare durante le celebrazioni agatine, nel mese di Febbraio, per osservare la processione dei devoti.

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La facciata della chiesa

Chiesa Sant’Agata al Carcere

Chiese, Cultura

Al centro della piazza del S. Carcere fiorisce l’ulivo cui è dedicata una leggenda di S. Agata. Nella piazza è situata la Chiesa di S. Agata al carcere, cui si accede da una breve scalinata a est del baluardo spagnolo (resto delle mura di Carlo V).

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Veduta di porta Garibaldi

Porta Garibaldi

Cultura, Monumenti

Alla fine della via Garibaldi si erge un arco trionfale, eretto nel 1768, che ha erroneamente il nome di “porta Garibaldi” o anche“Ferdinandea” (perché costruita in onore delle nozze del principe Ferdinando IV con Maria Carolina d’Austria), ma meglio conosciuta dai catanesi come “porta ‘o Furtinu”.

Visita la porta per ammirare la sua "ombra" realizzata dall'artista Alice Valenti.