Comprenderai la grandezza della polis greca a prima vista, non appena visiterai la grande area storica e naturalistica che si estende sul colle Temenite. A Siracusa è ancora presente una delle zone archeologiche più vaste della Sicilia e del Mediterraneo, 240.000 mq di pietra bianca e profumata flora mediterranea.

Percorrendo i sentieri del parco, tra alberi di ulivo e di agrumi, ti attendono grandi monumenti di epoche diverse. Lasciati ammaliare dalla bellezza di questi luoghi, immutati nei secoli.

Sul punto più alto del colle Temenite si scorge il Teatro Greco, che continua a vivere ogni estate con gli spettacoli della fondazione I.N.D.A. I viaggiatori di ogni epoca sono rimasti estasiati alla vista di questo imponente luogo che domina la città, e ammirandolo si capisce subito perché.

A Sud, incontrerai l’Ara di Ierone II, un grande altare sacrificale, voluto dall’omonimo tiranno; così grande da poterci sacrificare più di 450 tori contemporaneamente.

Imperdibile, poi, la visita delle Latomie, profonde cave di pietra dove la vegetazione si alterna alle rocce scavate dagli uomini e dal tempo. La più estesa è quella del Paradiso, in antichità usata anche come luogo di contenzione. Leggenda vuole che le conversazioni degli schiavi fossero ascoltate dal tiranno Dioniso all’interno di una grotta dalla forma particolare, simile a un condotto uditivo. Proprio così, all’interno della grotta, conosciuta come Orecchio di Dioniso, ogni bisbiglio riecheggia.

Proseguendo, attraverso una galleria, verso la Latomia dell’Intagliatella, si giunge alla Latomia di Santa Venera e alla necrepoli di Grotticelle. Che per i Siracusani custodisce la tomba dello scienziato più amato di Siracusa, Archimede.

Non solo Greci, ma anche Romani e Normanni hanno lasciato il segno nella Neapolis. A sud del parco, avvolto dagli alberi di melograno sorge l’anfiteatro Romano, scavato nella roccia del colle.

E all’ingresso ti accoglierà la Chiesa di San Nicolò ai Cordari, di edificazione normanna. Abbassando lo sguardo noterai degli archi sottostanti la chiesa, sono i resti della preesistente Piscina romana.