U sarausano è lisciu, nessuna altra frase potrebbe descrivere meglio l’animo dei siracusani.

I siracusani sono accoglienti e gioiosi come tutti i siciliani, ma hanno la particolarità di esse lisci, cioè lenti, calmi fino a sembrare stanchi.

Il sole di Siracusa batte forte come in nessun altro luogo siculo e quest’apparente piattezza del vivere deriva proprio dal sereno abbattimento che provoca l’esposizione si forti raggi.

Il siracusano trascorre le sue giornate estive riscaldandosi le ossa al sole e rinfrescandosi la pelle al mare.  Dopo un tuffo nei pressi delle molteplici scogliere, non è raro vedere riemergere il siracusano con in mano una padedda (vongola) o con un coltellino con infilzati un paio di ricci, che gusta seduto su un qualche scoglio piatto facendosi quattro risate con gli amici e narrando le sue grandi imprese subacquee.

Al siracusano non puoi togliere la granita di mandorla dove abbagna (intinge) la famosa brioche col tuppo.

Il siracusano ama il relax e l’eleganza, può trascorrere diverse ore seduto immobile nel tavolino di un bar ad esporre i suoi capi firmati e godersi il dolce far nulla estivo.

La notte il siracusano si diverte, ma non eccede, ride e scherza, ma cercando sempre di mantenere un certo aplomb, che tradisce sistematicamente al terzo bicchiere di vino della casa.

Il siracusano è viziato. Viziato dalla bellezza.

La bellezza dei paesaggi che offre Siracusa, la luce che emanano i suoi monumenti, il suo mare, la sua storia. Tutta l’estrema bellezza che questa città offre rende ogni siracusano quasi spocchioso, ma sempre aperto, ospitale e pronto a vantarsi e condividere tutta questa meraviglia con chiunque abbia la fortuna di ritrovarvisi.