Museo archeologico Paolo Orsi

Cultura, Musei e siti storici
Viale Teocrito, 66 - 96100 Siracusa
0931/489511 - Fax 0931 489532

    Martedì a Sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00
    Domenica e festivi dalle ore 9,00 alle 14,00

    Chiuso Lunedì

    Aria Condizionata
    Accesso ai portatori di handicap

    Intero € 8,00
    Ridotto (per i giovani dai 18 ai 26 anni e per gli insegnanti) € 4,00
    Biglietto singolo per residenti € 1,00
    Ingresso gratuito per i membri della comunità europea al di sopra dei 65 anni e al di sotto dei 18.

    È inoltre possibile acquistare un biglietto cumulativo per:
    – il Museo Archeologico e la Zona Archeologica al costo di € 13,50, ridotto (per i giovani dai 18 ai 26 anni e per gli insegnanti) € 7.00
    –  il Museo Archeologico e la Galleria di Palazzo Bellomo € 12,00, ridotto (per i giovani dai 18 ai 26 anni e per gli insegnanti) € 6,00.
    – il Museo Archeologico e la Villa del Tellaro intero: € 10,50; ridotto (per i giovani dai 18 ai 26 anni e per gli insegnanti) € 5,50
    – il Museo Archeologico e Parco Archeologico della Neapolis, Villa del Tellaro e Galleria Palazzo Bellomo intero: € 24,00; ridotto (per i giovani dai 18 ai 26 anni e per gli insegnanti) € 12,00

    Istituito nel XVIII secolo, dal 1988 il museo è collocato nella sede di Villa Landolina ed è dedicato al grande archeologo Paolo Orsi, che ha effettuato i principali studi sulla città.

    Il Museo Archeologico “Paolo Orsi” raccoglie la più importante documentazione della preistoria, della protostoria della Sicilia e celebri opere di arte greca e romana, ceramiche, marmi, decorazioni architettoniche. I più antichi reperti vanno dal paleolitico all’età del bronzo. Gemma del Museo è la “Venere anadiomene”, detta Venere Landolina dal nome del suo scopritore, statua di fattura romano-ellenistica. Dal 2010 è aperta al pubblico anche la sala Numismatica. E’ esposta una ricca documentazione storica sull’evoluzione della moneta, dai primitivi mezzi di scambio (asce, punte di lancia, pezzi di bronzo) alle più antiche monete risalenti al VI secolo a. C.

    Sono, inoltre, documentate la monetazione romana, bizantina, araba, normanna e aragonese per giungere ai conii della zecca di Palermo, prima della sua soppressione da parte del Re Ferdinando III. Affiancata al monetiere è esposta una ricca collezione di oreficerie antiche, nonchè gioielli dei secc. XVII – XVIII appartenuti a famiglie nobili siciliane.