Basilica di Santa Lucia al Sepolcro

Nel luogo del martirio di Santa Lucia, patrona di Siracusa, sorge la Basilica omonima.

Probabilmente costruita sua una basilica bizantina, è certo che quella attuale fu edificata dai Normanni sulla preesistente costruzione araba. Elementi normanni sono ancora visibili nella facciata e negli ordini della torre campanaria.

Con successivi restauri e rimaneggiamenti, dovuti anche ai crolli causati dal terremoto del 1693, furono aggiunti il portico che si affaccia sulla piazza, attribuito a Pompeo Picherali, e, all’interno, le arcate a tutto sesto e i pilastri opera di Giovanni Vermexio, che si presume ricoprano le colonne normanne. Merito dei restauri, soprattutto di quelli più recenti, è di aver riportato alla luce elementi originali, uno fra tutti il soffitto ligneo.

La pianta ha tre absidi ed è costituita dalla navata centrale e da due laterali.

Nella città siracusana, la basilica di Santa Lucia al Sepolcro riveste un importante ruolo religioso. Questa infatti, nella settimana dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia, ospita il simulacro della Santa portato in processione tra le vie cittadine.

Dalla prima metà del Seicento a oggi, poi, la basilica e l’annesso convento ospitano una comunità di frati francescani.