L’antica tecnica fotografica del collodio umido

Arte, Cultura
L’antica tecnica fotografica del collodio umido
Via Aristotele, 5/7, Siracusa, SR, Italia / Via Aristotele, 5 - 96100 - Siracusa
Il 28 Ottobre 2018
339 7216846
Dalle ore 9:00

Per la prima volta a Siracusa presso l’associazione culturale VisioniCreative si potrà rivivere l’esperienza di essere ritratti utilizzando una tecnica agli albori della fotografia: il collodio umido (1851).
Verranno spiegati gli strumenti, i chimici ed i processi utilizzati dai Padri della fotografia ed infine i partecipanti verranno immortalati in una lastra di vetro sensibilizzata ai sali d’argento, sviluppata, fissata e rifinita in estemporanea.
Si potrà vedere l’intero processo dal vivo e vivere le emozioni della camera oscura.

Il processo del colloquio umido é una tecnica fotografica risalente alla seconda metà del XIX secolo, sperimentata per la prima volta da Frederich Scott Archer nel 1852. L’utilizzo del collodio come substrato per gli alogenuri di argento fu una notevole invenzione, poiché ridusse i tempi di esposizione.
Il collodio poteva essere utilizzato su diverse superfici: su vetro, chiamata anche Ambrotipia (dal greco “ambrotos”, IMMORTALE); su lastre di ferro o stagno, Ferropitia.
La tecnica è chiamata collodio umido perché il supporto non può essere lasciato asciugare durante l’intera procedura. Infatti, una volta che il collodio è stato versato nella lastra di vetro, questa deve essere immediatamente sensibilizzata, esposta, sviluppata e fissata prima che essa asciughi, altrimenti perde la sua sensibilità. Ciò richiedeva una particolare abilità dei fotografi, che si trovavano a dover gestire tante variabili ed erano costretti a lavorare nei pressi di una camera oscura.