My CityLife di Carlotta Ferlito

Carlotta Ferlito racconta la sua Catania. Di Erika Pinieri.

I Cinque cerchi tatuati sul braccio: segno inequivocabile che l’Olimpiade era il sogno cullato da bambina.

Carlotta Ferlito ce l’ha fatta e a Londra 2012 è stata una delle atlete più attese della ginnastica artistica italiana.
Con l’ingresso in due finali, il settimo posto nella prova a squadre e il 21mo nell’all-round individuale, è una ginnasta tra le più promettenti di tutto il movimento.

L’atleta catanese, 17 anni, è diventata l’idolo di molte giovanissime, grazie anche alla partecipazione al reality “Ginnaste – vite parallele” su MTV, che racconta la vita, i sogni, le speranze e i sacrifici delle ragazze che si dedicano a questo sport.

Oggi Carlotta è atleta di punta del Centro federale di Milano, città dove vive ormai da cinque anni, dopo avere lasciato Catania, la sua città.
La lontananza però non le ha fatto dimenticare le sue origini.

Di quale parte di Catania sei originaria e in quali luoghi hai vissuto in Sicilia?
Sono nata e cresciuta a Catania – racconta – inizialmente abitavo in un appartamento a pochi minuti dal lungomare, poi ci siamo trasferiti tra la circonvallazione e San Giovanni Galermo.

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Ogni quanto ritorni in città?
Dipende molto dagli impegni e dalle gare che sto preparando – chiarisce – ma in genere torno a Catania tre o quattro volte l’anno: in estate, Natale e Capodanno e poi a Pasqua.

Lo sport agonistico, si sa, comporta molti sacrifici. Quando si può sgarrare qualche regola, cosa preferisci fare quando torni a Catania?
Quando torno a Catania lo faccio soprattutto per rilassarmi, quindi vado al mare, soprattutto ai lidi della Playa, e frequento la piscina, sia d’estate che d’inverno. Poi sto molto in famiglia, oppure esco con gli amici e i fratelli maggiori.

Luoghi preferiti?
Il cinema Planet, oppure a prendere il rinomato “frappè alla nutella” di Piazza Trento.

I luoghi dell’infanzia sono anche quelli legati ai sapori della sua terra.
Ci lanciamo nel mondo delle prelibatezze gastronomiche catanesi. Cosa e dove mangiare? Se dovessi consigliare i tuoi amici che visitano Catania dove li “ dirotteresti” tra bar e locali per gustare le specialità locali?
Per i gelati e le granite il bar è assolutamente il St. Moritz, mentre per la tavola calda (arancini, pizzette e cartocciate) consiglio il bar Europa in Corso Italia

Qual è il tuo dolce imperdibile?
Oltre alla già citata granita, i dolci di Verona e Bonvegna sono i più buoni di tutti (Torta Savoia, crostata con le fragole e cannoli)

E le Pizzerie?
La Cantinaccia, il Blanc’ a Manger oppure il Pepe Nero sul lungomare.

Cosa ti fa sentire veramente “a casa” quando rientri a Catania?
La vicinanza dei parenti e dei genitori soprattutto – conclude –  poi dormire nella mia stanza invece che in una stanza d’albergo e ritrovare gli amici d’infanzia”