© Antonella Ferrara

CityMap Sicilia media partner di TaoBuk 2016

TaoBuk 2016, giunto alla sua sesta fortunatissima edizione, ha le idee chiare: crede nel libro come strumento di dialogo e intende essere produttore di cultura sul territorio e per il territorio coinvolgendo i luoghi della città. Per questo noi, che crediamo nel made by locals, siamo orgogliosi di essere media partner del festival internazionale del libro che animerà Taormina dal 10 al 17 settembre 2016 con mostre, dialoghi, letteratura, musica, cinema, arte. E che porterà nella Perla dello Jonio, turisti, cittadini e ospiti di calibro internazionale e nazionale, da Michael Cunningham a Giuseppe Tornatore. Cos’altro ci aspetta per questa edizione? Ce lo siamo fatti raccontare dal presidente di TaoBuk Antonella Ferrara.

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Cosa significa fare un festival come il TaoBuk in un luogo incantevole come Taormina?
Il Festival trova in Taormina e nel suo fascino senza tempo una ragione fondante e caratterizzante. La Città vanta infatti una fama secolare di luogo della letteratura e delle arti. E’ lo stesso genius loci. La bellezza della città si è incarnata nella visione e nella poetica di chi da qui è passato e oggi il Festival rende omaggio ad una tradizione antica.

Quali sono le principali novità di questa edizione?
Tra le novità di questa edizione una Summer School di scrittura creativa in sinergia con Scuola Holden di Torino, tante attività laboratoriali per i bambini e importanti progetti di talent scouting per i giovani talenti. La Sezione Food Factor, curata da Gigi e Clara Padovani, arricchirà ulteriormente il calendario del Festival con approfondimenti sulla cultura enogastromica, show-cooking, degustazioni, concerti e molto altro ancora. Per accogliere tante di queste attività ci sarà un’area permanentemente allestita, il Taobuk Village, vero incubatore di attività ed eventi… per tutti i palati!

La tematica di questa edizione è “Gli altri”: perchè la scelta è caduta proprio su questo tema?
Il Festival e i suoi eventi ruoteranno attorno al tema dell’edizione: Gli Altri. Con questa scelta abbiamo voluto prestare attenzione alla contemporaneità e alle sue istanze più significative, come il confronto con le diversità e i nuovi scenari, politici sociali ed economici, che oggi l’Occidente si trova a fronteggiare. La Sicilia è da sempre una terra che ha fatto tesoro delle diversità ed ha avuto i suoi momenti più luminosi quando di questa eterogeneità culturale si è fatta una risorsa. Sono certa che i Siciliani si portino dentro questa consapevolezza diffusa e sicuramente ancora oggi la Sicilia è capace di esprimere il talento ai massimi livelli.

Cosa rende il TaoBuk diverso dagli altri maggiori festival letterari?
Taobuk è un festival legato al territorio ma anche al Mediterraneo, forse il primo vettore di civiltà. Taobuk è inoltre un format agile e dinamico che affianca presentazioni di libri ad intrattenimento di qualità, concerti, musica dal vivo dai palchi off, laboratori, workshop, mostre d’arte e tanto altro ancora. In questa ricchezza nell’offerta culturale risiede l’obiettivo di rendere il Festival un’esperienza che abbracci tutti i sensi e coinvolga un pubblico vasto ed eterogeneo, per il quale la cultura diventa vettore di scoperta e di attrazione.