ARCHI DELLA MARINA

Cultura, Musei e siti storici
- 95121 Catania

    Posizionati oltre le Mura di Carlo V in prossimità del Porto di Catania e per una porzione all’interno della Villa Pacini, in gergo popolare, gli Archi della Marina (in siciliano “Acchi da Marina”) indicano il viadotto ferroviario Catania-Siracusa, costruito per far fronte alla crescente rete commerciale legata alla lavorazione dello zolfo e dei minerali, sviluppatasi nella Sicilia Orientale nella seconda metà dell’800.

    L’ingegnere Petit che seguì i lavori per conto della società Vittorio Emanuele si rifece ai colori della città: il grigio (predominante) e il bianco, infatti, costruì i 56 archi alternando la roccia vulcanica (scura) a quella calcarea (chiara).

    Fino agli anni ’30 buona parte degli archi erano immersi nelle acque del porto che furono poi interrate durante i lavori di ampliamento dello stesso, tanto che oggi gli Archi della Marina poggiano tutti sul suolo. Negli anni ’60 la struttura principale fu ampliata per creare un secondo asse ferroviario e sempre in quegli anni gli Archi della Marina divennero un rifugio per i senza tetto, tanto che l’espressione dialettale “stari sutta l’acchi ra Marina” indica proprio una situazione di disagio economico e sociale.