Castello di Aci Castello

Cultura, Musei e siti storici
Piazza Castello - 95021 Aci Castello
095 271026

Inverno:
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00 / dalle ore 15.00 alle 17.00

Primavera (orario soggetto a variazioni):
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00 / dalle ore 15.00 alle 19.00

Estate (orario soggetto a variazioni):
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00 / dalle ore 16.30 alle 20.30
Ingresso consentito fino a 15 minuti prima della chiusura

Intero € 3,00
Ridotto (scolaresche) € 2,00
Ridotto (over 65) € 1,50
Ridotto (bambini da 7 a 10 anni) € 1,00
Gratuito per bambini da 0 a 6 anni

Il borgo marino di Aci Castello, distante pochi chilometri da Catania, è famoso per la rupe basaltica in cima alla quale sorge il castello turrito e merlato che da il nome alla città. La composizione della roccia sulla quale sorge l’edificio è estremamente rara e ne esistono pochi altri esempi.

Si è originata da un’eruzione vulcanica basaltica marina di oltre 500.000 anni fa, la pietra lavica è ricoperta da una crosta vetrosa (generata dalle alte temperature del magma) e divisa all’interno in prismi. Questa particolare forma e struttura è dovuta alla presenza di sabbia e argilla nel fondale originario e dal raffreddamento repentino del magma, causato dal contatto con l’acqua fredda del mare.

Il castello fu costruito nel 1076, in epoca normanna, in pietra lavica nera. Ospitò Ruggero di Lauria e nel 1297 divenne la residenza di Federico II d’Aragona.
Il castello è inaccessibile su tre lati e l’entrata alla fortezza è possibile da ovest, attraverso un ponte in muratura, che adesso sostituisce l’antico ponte levatoio in legno.

Nelle stanze della fortezza è stato istituito un museo civico che oltre le esposizioni archeologiche permanenti periodicamente ospita anche mostre itineranti ed eventi culturali. Il museo custodisce reperti storici che vanno dalla preistoria all’età medievale e possiede un’interessante area dedicata alla mineralogia, all’esterno è stato realizzato un orto botanico che espone diverse varietà di piante tra le quali vi suggeriamo di prestare particolare attenzione a quelle grasse di notevole valore naturalistico.