Teatro Greco di Taormina
Monumento più antico e meglio conservato di Taormina, il Teatro Greco sorge in un punto panoramico da cui si ammirano l’Etna e il Mar Ionio.
Costruito molto probabilmente nel III secolo a.C. per volere della moglie del tiranno Ierone II, Filistide, il cui nome è inciso su alcuni gradini del teatro, questo fu poi ricostruito nel II secolo d. C.
La cavea, ricavata ed intagliata nel fianco della collina, ha un diametro di circa 109 metri ed è divisa in nove settori. Alla sommità delle gradinate si trova un doppio portico coperto da una volta; lungo il muro del portico si aprono, invece, trentasei piccole nicchie che servivano forse per accogliere delle statue.
In epoca tardo imperiale il teatro fu ampliato e restaurato per poter ospitare spettacoli in voga in età romana, quali i combattimenti di gladiatori e la caccia di belve feroci.
La scena presenta tre grandi aperture, fiancheggiate da nicchie e da colonne qui ricollocate nel XIX secolo.
Al giorno d’oggi il Teatro Greco, il secondo della Sicilia per dimensioni dopo quello di Siracusa, si è imposto sul panorama internazionale come ambientazione unica e ricca di fascino per premi e eventi culturali.