Calatabiano

Cultura, Luoghi Tipici
- 95011 Calatabiano
095 7771011

Goditi una giornata di relax nella spiaggia di San Marco: mare limpido ai piedi dell'Etna.

Il comune di Calatabiano si estende a nord dal Parco Fluviale dell’Alcantara ed a sud dalla Riserva Orientata del Fiumefreddo.
Le sue origini sono antichissime. Il suo territorio fu abitato già nel primo millennio a. C. dai Siculi. I primi colonizzatori furono i Calcidesi, giunti dalla Grecia nel 725 a.C. Nel 902 gli Arabi conquistarono il territorio di Calatabiano, insediandosi nella fortezza che si trovava in cima alla collina, probabilmente già esistente dal 425 a. C. Sotto la dominazione araba il borgo circostante il castello si ingrandì, divenendo un centro agricolo di grande importanza. Fu in questo periodo che il castello assunse il nome di Kalata-bian, da Kalata, castello, e Bian, nome del funzionario che occupò la fortezza. Il territorio ed il castello rimasero sotto la dominazione araba per circa due secoli. Nel 1079 il castello fu conquistato dai Normanni, che lo ricostruirono così come si è conservato, quasi interamente, fino ad oggi. Nel 1272 Calatabiano cadde sotto la dominazione degli Angioini ed in seguito degli Aragonesi. I terribili terremoti del 1669 e del 1693 misero in fuga gli abitanti del castello, che ricostruirono l’abitato ai piedi della collina. Nel 1813 Calatabiano diventò un comune autonomo.

Il Castello di Calatabiano, che si erge sulle colline che dominano il paese, è sicuramente il monumento simbolo, ma anche il paese offre notevoli bellezze architettoniche come la Chiesa del SS. Crocifisso (1484) e la Chiesa Maria SS. Annunziata (1740), che è adornata da splendidi affreschi e preziose tele e da pregevoli opere d’arte quali l’altare in stile barocco, il settecentesco pulpito ligneo, il presbiterio ottocentesco ed il cinquecentesco Crocifisso ligneo, dipinto da Giovanni Salvo d’Antonio, nipote di Antonello di Messina.

In Piazza V. Emanuele si innalza maestosa la seicentesca Statua di Santa Caterina, mentre poco distante si può ammirare il sontuoso portale in pietra lavica di Palazzo Gravina, costruito dall’omonima famiglia sul finire del XVII sec., oggi di proprietà privata. Alla stessa famiglia si deve la costruzione di un altro edificio storico, anch’esso di proprietà privata, il Castello San Marco, accanto al quale si erge la Chiesa di S. Antonio da Padova (1697). Al 1695 risale la Chiesa di Gesù e Maria che sovrasta l’omonimo quartiere e le cui mura custodiscono quattro tele preziose recentemente riportate all’antico splendore ed un interessante pavimento in maiolica.

Scendendo verso il mare, l’attrazione turistica più grande è certamente la bellissima spiaggia di Calatabiano, che si estende per 3 chilometri.

Coltura tipica del comune è il nespolo che in questa zona infatti trova l’habitat ideale ed esclusivo per crescere rigoglioso, forte e produttivo. La nespola di Calatabiano è caratterizzata dal fatto di essere un prodotto di nicchia molto specifico e particolare.

 

Per gentile concessione della Provincia regionale di Catania.