La nostra Pasqua ideale è una Pasqua a cinque sensi. Per scoprire piccoli borghi intrisi di tradizione, gustare specialità tipiche, sentire il familiare rintocco della campane, toccare la matericità dei prodotti tipici, annusare il profumo di primavera che si sparge tutt’intorno. Approfitta dei nostri consigli “by locals” per gustare il meglio delle festività pasquali!

VEDERE

Vedere le rappresentazioni pasquali è un’esperienza memorabile.  La settimana Santa che precede la Pasqua, in Sicilia, è ricca di segni, simboli e processioni in ricordo dell’evento religioso. Antiche tradizioni che si perpetuano nei secoli. E antica è la processione che, a Caltagirone, narra della Resurrezione del Cristo e del suo incontro con la madre Maria. È ‘a Giunta’ di Caltagirone: nel centro storico, in Via San Pietro, una figura gigantesca (circa 3 metri) di San Pietro giunge in Piazza Municipio dall’omonima Chiesa, per andare incontro a Gesù Risorto e darne l’annuncio alla madre Maria.

Ma come non scoprire anche ‘La Diavolata di Adrano’? Da 250 anni è una delle manifestazioni religiose più caratteristiche dell’intera Sicilia che ripropone l’eterna battaglia del male e del bene: Lucifero, i suoi Diavoli, Asterot e Belzebù, e la Morte da un lato e, dall’altro, l’Umanità e l’Arcangelo Gabriele che risulterà il vincitore della diatriba. Spettacolare l’entrata in scena dei diavoli vestiti di rosso che appaiono al pubblico attraverso una botola circondati da fumo e fiamme, guidati da Lucifero che indossa un abito raffigurante uno scheletro mentre un bambino, vestito di bianco, che rappresenta l’Umanità e l’Arcangelo Gabriele occupano la parte opposta del palcoscenico.

 

ODORARE

Odorare tutti gli inebrianti profumi della primavera siciliana è meraviglioso. A partire dalla pianta tradizionale di Pasqua, simbolo di rigenerazione e riconciliazione. In Sicilia, l’ulivo si confonde tra la ricca vegetazione mediterranea  che in primavera è un’esplosione di colori e profumi. La Riserva Naturale della Timpa, vi colpirà con gli odori dei suoi arbusti di olivastro e limoneti.

Come non percepire, magari facendo una passeggiata sù fino alle cime dell’Etna, l’inebriante profumo della ginestra? In primavera, è uno spettacolo ammirare la fioritura di questi alberi con i fiori gialli che creano un bel contrasto visivo con il nero della lava vulcanica.

 

SENTIRE

Sentire i suoni della Pasqua riporta all’infanzia, alla Messa pasquale della mezzanotte o alla celebrazione solenne della mattina della domenica di Resurrezione. Acireale, o la città delle cento campane, è conosciuta per i suoi campanili e per i tipici rintocchi che salutano i dì di festa. Dopo giorni di silenzio, è proprio la domenica di Pasqua che le cento campane riprendono a suonare festosamente. Suoni allegri e solenni riempiono le strade del centro storico, a partire dalla Piazza del Duomo.

 

TOCCARE

Toccare l’artigianato locale, scegliere le forme più belle e tipiche e regalare o regalarsi, accanto al tradizionale uovo di cioccolato, anche un prodotto d’artigianato locale. Se, infatti, l’uovo di cioccolato è il dolce per eccellenza della Pasqua…sapevi che nelle botteghe degli artigiani della bella Caltagirone li potrai trovare anche in ceramica? Uova lisce dipinte a mano o impreziosite con elaborati rilievi, sempre in ceramica. E tra le bancarelle, allestite per il periodo pasquale, nel centro storico potrai toccare con mano i fischietti in terracotta, magari da regalare in una caratteristica cesta in vimini, intrecciata dagli artigiani locali.

 

GUSTARE

Gustare le prelibatezze offerte dalla cucina siciliana è una poesia gastronomica. Immancabile è la “cuddura cu l’ovu”. Una sorta di biscotto morbido a base di acqua e farine, dalle forme più varie (cestini, uccelli o pulcini) con al centro uno o più uova sode arricchito da variopinte decorazioni.  E le vetrine delle pasticcerie si colorano con i dolcissimi agnelli in pasta di mandorla o reale, realizzati a mano da abili pasticceri.

Da non perdere anche la cassata siciliana: nata per celebrare la Pasqua, dopo i sacrifici quaresimali, i suoi decori sono barocchi e sontuosi,  la ricchezza dei suoi ingredienti rispecchia le caratteristiche della cucina saracena. Pan di Spagna ripieno di ricotta impastata con zucchero, vaniglia, pezzetti di cioccolato e di frutta candita e liquore quali rosolio, rum o maraschino.