Assemblea 2016 ad Ancona

Assemblea 2016 ad Ancona

© Igers Catania

#vineyardtour con i community manager siciliani

#vineyardtour con i community manager siciliani

© Igers Catania

#wwim12 sull

#wwim12 sull'Etna

© Igers Catania

#wwim12 sull

#wwim12 sull'Etna

© Igers Catania

Mostra catania pass

Mostra catania pass

© Igers Catania

BUON COMPLEANNO IGERS CATANIA!

La community Igers Catania spegne due candeline con la local manager Simonetta Vicino.

Assieme a lei, Fabrizio Vecchio e Sara Stella gestiscono una rete che conta 11mila follower e cresce sempre più. «Due anni incredibili» spiega Simonetta «ed è emozionante ricordare quando la presidentessa di Igers Italia Ilaria Barbotti mi chiese di far parte della squadra. O quando andammo in giro per Catania con una sciarpa arancione, per lanciare un messaggio contro il razzismo: fu un successo, nonostante fossimo appena nati».

Con Igers Catania, CityMap Sicilia ha collaborato alla realizzazione di progetti legati alla Sicilia Orientale e che hanno coinvolto influencer, igers e cittadini, portandoli alla scoperta della città, dal “Catania Pass Tour”  a “Catania si mette in mostra”. In occasione dei dieci anni del portale, abbiamo fatto una chiacchierata con la local manager per farci dare i suoi “consigli made by locals”.

 

Simonetta, dove porteresti un turista in visita in Sicilia orientale?

«Prima tappa: la Playa di Catania. Osservare l’Etna con i piedi immersi nell’acqua del mare è una sensazione meravigliosa! Poi, lo condurrei al molo di Levante del porto di Catania, ad ammirare “a muntagna” che si affaccia sul mare. A seguire, tappa in Piazza Europa: da lì c’è una vista meravigliosa della spiaggia di San Giovanni Li Cuti, un angolo di paradiso in piena città. Poi lo porterei al lungomare di Catania, Ognina e infine, gran finale ad Acicastello».

Il tuo ricordo siciliano del cuore?

«Sono legati alle mie nonne. Una è nata e cresciuta ad Agira –un caratteristico paese in provincia di Enna- e lì porterei idealmente un turista: le cassatelle sono buonissime, da provare!».

Descrivi la tua “Sicilia a cinque sensi”.

«È il sapore della caponata della nonna, il suono della lapa del gelataio che vende granite e brioche, il profumo dei cornetti appena sfornati dal laboratorio di pasticceria catanese in Via Napoli».

Un luogo poco noto di Catania da scoprire?

«La Società Storica Catanese. Si tratta di un appartamento pieno zeppo di storia siciliana e di meravigliosi oggetti: ospita una cucina dell’800 in perfette condizioni e i busti borbonici in bronzo, rarissimi da trovare in Italia».

La prima parola in siciliano che insegneresti a un turista?

«“Futtatinni”, perchè raffigura la voglia di prendere la vita alla leggera tipica del siciliano: non significa che non si cura di quello che succede. Semplicemente invita a discernere tra le cose importanti e quelle futili, di cui appunto non bisogna curarsi».